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Tag: Matera 2019

Le Scuole, lucane e pugliesi, incontrano Verga

Il suggestivo mondo verghiano all’interno delle scuole di Matera con un laboratorio che porterà gli studenti ad approfondire la propria conoscenza sul tema. Una bella accoglienza dai vari Istituti di formazione lucani e pugliesi, che vogliono dare la possibilità ai propri alunni di entrare in contatto con uno degli argomenti più trattati nell’ambito didattico e rappresentativo della cultura nazionale. Progetto accolto anche con interesse dal Miur e in quell’ottica che vede la materia tra le possibile candidate per l’esame di maturità 2020. Analisi, quindi, di quelli che sono gli aspetti letterari, stili e tecniche alle trasposizioni teatrali in prosa e lirica ad opere delle varie Maestranze che  introdurranno la  conoscenza  di alcuni basi della recitazione e aspetti registiche della messa in scena. Emozioni, percezioni, sentimenti, affattevità saranno gli aspetti che faranno da cardine a questo magnifico progetto che avrà luogo nei primi di dicembre.

Le emozioni del pubblico raccontano il successo di Jeli il Pastore

Un grande successo per la Prima di Jeli il Pastore andato in scena a Gravina in Puglia all’interno della suggestiva scenografia naturale del Ponte Acquedotto e della zona archeologica. Applausi ed entusiasmo manifestati dal pubblico per questo dramma rappresentato su più livelli scenici e che hanno interessato tutta l’area. Il regista Lorenzo Muscoso si è ispirato alla novella di Verga realizzando qualcosa di originale che unisce il vero con quelle che sono le atmosfere drammatiche elisabettiane. I riferimenti al Maestro inglese sono onnipresenti e ne caratterizzano tutto l’intero plot che cresce fino al climax finale che travolte tutti. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Ettore Pomarici Santi e il Comune di Gravina    e prodotto dalla Dreamworld Pictures in collaborazione con Teatropiù AMG,  fa parte del Festival Verghiano, una connessione culturale tra Sicilia, Puglia e Basilicata. La performance   ha visto coinvolti diversi attori pugliesi che hanno rappresentato al meglio gli aspetti intimi della storia, portando così il pubblico a vivere dentro  la la scena con partecipazione emotiva. Nel cast : t Vito Difonzo, Maria Dibattista, Tiziano Carlucci, Stefania Carlucci, Amos Mastrogiacomo, Claudio Popolizio, Angelo Colavito, Gino Carbone, Leonardo Toscano, Eldár Akhmedov, Cosimo Loprieno e Touria Lamlissa, Donato Manco, Sario Ramingo, il Corteo Storico Monfort
Di seguito il racconto dello spettacolo attraverso le testimonianze della gente

 

 

Il delirio verghiano in una rappresentazione stupefacente a Gravina in Puglia (5 ottobre)

Mancano 10 giorni alla rappresentazione del Verga nella zona Archeologica di Gravina in Puglia, una data storica che segna quindi l’arrivo di uno degli Autori più rappresentativi della Cultura Nazionale. Dopo il successo de “La Lupa” in Sicilia, nelle atmosfere del barocco e dei luoghi di Camilleri,  continua il percorso del “Festival Verghiano” nel proposito di connessione culturale  Sicilia – Puglia e Basilicata che include diverse città caratteristiche lucane, tra le quali Irsina e Montalbano Jonico, con  epicentro Matera 2019 . La Novella che verrà messa in scena è quella di “Jeli il Pastore“, opera scritta e diretta dal regista Lorenzo Muscoso ispirandosi liberamente al testo di Giovanni Verga.  L’adattamento, prodotto dalla Dreamworld Pictures, Teatroppiù AMG e Comune di Gravina in Puglia,  vedrà impegnata una zona molto ampia, che partirà dal Ponte Acquedotto e si estenderà  lungo la fontana e lo spazio poco sopra. Una scenografia naturale che include anche i vari edifici al fine di portare il pubblico a vivere la scena, tra il soffuso delle luci e il movimento dinamico degli attori. Una rappresentazione surreale che unisce il teatro al cinema  e trasferisce nello spettatore il senso drammatico degli accadimenti che travolgeranno i vari protagonisti. Una narrazione che si sviluppa attraverso cause emotive che diverranno un unico linguaggio che si svelerà nel climax finale. Un’opera che risulta essere influenzata da dettami shakesperiani dal rimorso di Jeli (Vito Difonzo) nel rapporto con il padre , e poi il passaggio dall’alienazione alla follia che caratterizzeranno il suo status.  Il racconto mette in evidenza anche quello che è l’incapacità del pastore di comprendere la sua stessa esistenza, la malasorte che lo colpisce lo riporta alla vita, dopo un trascorso nell’isolamento campestre. Emarginazione che trae  ispirazione negli scatti Hopperiani e nella solitudine sorrentiniana, e dove l’accadimento porterà a una presa di coscienza e ricostruzione di un rapporto con la realtà circostante trovando conforto solo nel Massaro Agrippino (Tiziano Carlucci). La riscoperta dell’amore per  Mara (Maria Dibattista), e del ritorno di quell’ antica amicizia con  Don Alfonso (Amos Mastrogiacomo). Stati che si uniscono e soffrono del tempo, di ciò che li ha resi adulti e mortali, lontani quindi da quel trascorso adolescenziale e infinito.  Un vivere nel crescente inganno alimentano dalla gente che porterà il pastore a estraniarsi dal tutto il resto e vivere nel delirio della gelosia che lo condurrà a un destino funesto. Un chiaro riferimento alla tragedia di Othello.   Una struttura narrativa che si sviluppa attraverso costruzioni sintattiche raccordate da un Narratore omodiegetico (Claudio Popolizio) che diviene testimone e partecipante insieme a quelli che sono dagli abitanti del luogo (Corteo Storico Monfort), come  Rocco (Gino Carbone), Peppe (Eldár Akhmedov), Giovanni (Leonardo Toscano) e Donna Lia (Stefania Carulli). Una rappresentazione in unicum astrazione sensoriale fatta di tonalità in lingua araba con le astrazioni di Cosimo Loprieno e Touria Lamlissa , effetti sonori e partiture musicali composte dei Maestro Donato Manco, Sario Ramingo che accompagneranno le varie scene. Una trasposizione che sarà anche riproposta nel suggestivo scenario dei sassi di Matera, Capitale della Cultura Europea.

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