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Tag: estate 2020

Il sentimento verghiano di Sebastiano Tusa

Quel  pomeriggio a Casa Verga fu memorabile, al Festival Verghiano veniva attribuito il titolo di importanza europea, direttamente dall’Archeologo Sebastiano Tusa, assessore ai Beni Culturali alla Regione Sicilia. Un incontro istituzionale che sanciva il valore della Manifestazione  come punto di riferimento nella rappresentanza del Patrimonio Isolano e identità folkloristica. Tante le personalità intervenute in quel caldo pomeriggio, la  Soprintendente dott.ssa Rosalba Panvini, il Sindaco Salvo Pogliese, l’Assessore alla Cultura Barbara Mirabella, il Vice Presidente del Consiglio Carmelo Nicotra. Presente anche Giuseppe Catalano, Pronipote dello scrittore, i Deputati Ars Giuseppe Compagnone e Alfio Papale, Carmelo Distefano, Direttore della Biblioteca Regionale,Luisa Paladino, Direttrice del Museo Interdisciplinare del Polo Regionale, Amato Anfora e Bernardo Costantino Presidenti dei Circoli culturali vizzinesi. Il nostro ricordo va al caro  Sebastiano tra i sostenitori più attivi al nostro progetto, con propositi considerevoli, da persona competente e intellettualmente elevata, ne aveva capito le potenzialità e grandezza, tanto che la scelse per rappresentare l’identità culturale siciliana al BIT di Paestum.

Ci manca quella sua voglia di rendere la Sicilia una regione tra le più attive, ci manca quella sua voglia di creare e di sviluppare relazioni internazionali,  e infine, ma non per ultimo, quell’espressione di entusiasmo  nella promozione di un talento, quello più particolare e creativo, e che lui amava considerare di qualità.

Grazie Sebastiano per quello che hai fatto che hai fatto per la tua terra…

Verga e l’incontro con il M° Ennio Morricone

A pochi giorni dall’evento a Donnafugata ci tornano in mente quei momenti trascorsi dal Maestro Ennio Morricone. Ad accoglierci la sig.ra Maria, sempre con sorriso  e garbo, nel rimembrare la sua terra. La Sicilia era da sempre nel cuore dell’Artista, dall’amore familiare a luogo dalle mille ispirazioni, non a caso la Cavalleria Rusticana era tra le sue opere più amate. Quel giorno si soffermò a guardare la nostra trasposizione del celebre duello,  e il suo volto, da una prima diffidenza iniziale, cambio in una espressione compiaciuta,  conclusasi con parole di apprezzamento. E cosi, quel momento al quale segui un  lascito direttamente dai luoghi originari dell’Opera, lo nominò custode dell’arte che oggi rappresenta il nostro agire,  disposta nelle mani di colui che continua essere l’orgoglio  di ogni singolo italiano e che da forza al nostro impegno. Grazie Maestro!

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