
Le Verghiane : La Lupa il 4 settembre a Donnafugata
Il castello torna a tingersi di rosso in questo ultimo dramma che chiude la stagione estiva de Le Verghiane a Ragusa
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Read MoreIl dramma tra passioni amorose e tormentato delirio tra il silenzio eremita e il culto della Madonna di Valverde
Read MoreDopo il successo a Modica, Donnafugata e Aci Catena, sabato 27 Agosto alle ore 21.30, tornano le Verghiane all’antico Monastero Eremo Sant’Anna che, questa volta, diverrà il palcoscenico de La Lupa. L’evento parte della Manifestazione Verga 100 supportata da Parlamento Europeo, Regione Sicilia, Assemblea Regionale e Pontificio Consiglio della Cultura con la collaborazione della Diocesi di Acireale, è prodotta dalla Dreamworld Pictures e Festival Verghiano, divenuti punti di riferimento sulla cultura verghiana nel territorio. Un adattamento autentico e originale che viene direttamente da Vizzini e per mano del regista Lorenzo Muscoso, concittadino del Verga. La storia si muove attorno le passioni e tormenti dalla Gna Pina (Giuseppina Vivera), motore di una narrazione che si muove in un suggestivo realismo, proprio del teatro di reviviscenza, adattato nello spazio circostante. La storia gira attorno l’innamoramento della donna per Nanni Lasca (Adriano Gurrieri), il quale si mostra più interessato alla sua roba e alla figlia Mara (Greta D’Antonio). Nel triangolo amoroso si inserisce Malerba (Germano Martorana) – in uno ritratto inedito – che si pone problemi di carattere esistenziale e il simpatico Bruno (Alessandro Campo), figura caratteristica nel contesto popolare. I quadri scenici sono poi riuniti da un Cantastorie, Giovanni Migliorisi che ne racconta solennemente le vicissitudini e cadenzati dalla partitura sonora e alternata Carmelo Salemi, percussionista d’eccellenza della tradizione popolare
Si è conclusa la prima parte dell’ VIII° Festival Verghiano nel tradizionale appuntamento al Castello di Donnafugata. Un evento che ha richiamato centinaia di partecipanti giunti da ogni parte della Sicilia che hanno assistito alle rappresentazioni teatrali. L’iniziativa parte di Verga 100, Manifestazione Ufficiale del Centenario di Giovanni Verga, ha promosso nuove trasposizioni teatrali, scritte e dirette da Lorenzo Muscoso , concittadino del Novelliere . Ritorna, quindi, La Lupa con la messa in scena nei giardini della Coffee House e con un’azione che ha coinvolto l’intero spazio divenuto un palcoscenico cromatico di tonalità che cambiavano in base alla dimensione temporale, restituendo il senso di un autentico realismo e il Don Gesualdo, in chiave shakesperiana, nel racconto tra il passato e presente, che si mescola nel contrasto percettivo tra colori che pone profonde riflessioni sui rapporti familiari, e in particolare, quelli tra padre e figli. E così per il quarto anno consecutivo l’antica roccaforte nobiliare, scenario del Gattopardo di Luchino Visconti, diviene ufficialmente la dimora estiva di Giovanni Verga, portandola, simbolicamente, dentro la vita dello Scrittore, e oggi così forte e identitaria, da assumere i tratti di una propria storia che si unisce, incondizionatamente, a quella del letterato e suo immaginario, ma questo punto possibile, soggiorno.
Ritorna al Castello di Donnafugata il tradizionale appuntamento del Festival Verghiano, evento che giunge alla sua VIII° Edizione che diviene parte dell’attuale momento storico dedicato a Giovanni Verga, celebrato dalla Manifestazione Nazionale ufficiale “Verga 100”, diretta dal regista Lorenzo Muscoso, e supportata dal Parlamento Europeo, Regione Sicilia, Assemblea Regionale Siciliana e Rai Cultura. L’iniziativa che avrà luogo dal 19 al 21 agosto e dal 2 al 4 settembre, con attività di spettacolo, tra teatro, cinema e musica, e che riporterà in vita tra le opere più amate dal letterato, tra cui gli acclamati La Lupa e Mastro Don Gesualdo. Tornerà, quindi, il dramma della Gnà Pina interpretata da Giuseppina Vivera con la presenza di Germano Martorana nei panni di Malerba, Adriano Gurrieri in quelli di Nanni Lasca, Greta D’Antonio che sarà nuovamente la figlia Mara, Alessandro Campo nelle vesti di Bruno. Il tutto accompagnato dalle sonorità di un musicista d’eccezione, Carmelo Salemi, polistrumentista noto nel mondo della musica popolare e arricchito dalla gruppo maschere e costumi di Cettina Bellofiore. Dopo il successo a Ragusa, Modica, Catania, nell’antica prestigiosa dimora, andrà in scena anche il Don Gesualdo con il bravissimo Alessandro Sparacino, in una nuova versione in chiave shakespeariana, del famoso romanzo dello scrittore incentrato sulle relazioni familiari, e in particolare con la figlia Isabella. Drammi rielaborati da Muscoso e una veste diversa e universale nel rapporto tra passato e presente. Altri eventi si svolgeranno anche presso il suggestivo Monastero Eremo Sant’Anna (Aci Catena) e in altre città, tra le quali Siracusa, Caltanisetta, Vizzini e Palermo. Progetto che si avvale della consulenza artistica di Eriberto Muscoso e realizzato grazie al sostegno produttivo e coraggio della Dreamworld Pictures, che nonostante le tante difficoltà incontrate, causate anche dalla pandemia, ha mantenuto fede al suo impegno facendo del progetto Verga uno dei più importanti e rappresentativi dell’identità siciliana.
Grande successo quello di ieri all’Eremo Sant’Anna, uno evento che rimarrà nella storia di questo Centenario. Il dramma di Don Gesualdo interpretato magistralmente da Alessandro Sparacino, cattura, emoziona, commuove. Un’anima che soffre nel rimpianto e che tira le somme sulla propria vita, sul quel rapporto strano che si è portato dietro negli anni finché si trova di fronte l’Onnipotente. Una pièce scritta e diretta da Lorenzo Muscoso che rielabora il romanzo di Verga, in una personale visione che trasforma il personaggio – da prestito shakespeariano – in vittima e carnefice. E’ da questo struggente contrasto ne viene fuore quello scheletro autentico di essere umano che diviene, forse, rappresentativo di una società, dei molteplici aspetti che la caratterizzano, dalle relazioni familiari alle aspirazioni personali e da tutto quel volume di contraddizioni che possono coesistere nei rapporti tra genitori e figli. Un’opera che è stata cadenzata dalle partiture sonore di Riccardo Gerbino che ha plasmato suoni indiani ed esotici del tabla rendendo lo spazio onirico e sospeso. Infine, Rita Abela, che riporta in vita il legame tra Don Gesualdo e Isabella, alquanto distante, ma allo stesso tempo vicino, in una natura che si esprime in uno stato di angoscioso egoismo. Tutto questo nella cornice meravigliosa dell’antico Monastero, luogo di preghiera e scenario di Franco Zeffirelli, concesso dalla Diocesi di Acireale, che diviene ufficialmente parte della cooperazione instaurata di Verga 100 con il Vaticano.
Un anno sorprendente quello che si sta configurando nel ricordo di Giovanni Verga che diviene l’anima di una Sicilia protagonista di un momento culturale destinato a rimanere nella storia. Attualmente, in corso vi sono le varie rappresentazioni verghiane che si stanno svolgendo in luoghi di interesse storico – archeologico, divenute parte della narrazione. Ambienti, paesaggi, tradizioni, un insieme di elementi che danno voce a un autentico realismo che si manifesta in una poesia intima e toccante che arriva diretta ai sentimenti degli spettatori. Colorazioni artistiche, sonorità, struggenti interpretazioni sono la chiave di drammi che sopravvivono al tempo regalando fascino ed emozioni. Un coraggioso impegno portato avanti dal regista Lorenzo Muscoso, concittadino de Verga, da molti anni sull’argomento con rielaborazioni continue e produzione di opere sempre più creative, scegliendo per le varie trasposizioni, location caratterizzanti e cornici universali. E’ il caso dell’antico Monastero Eremo Sant’Anna, fondato nel 1751 da fra’ Rosario Campione ad Aci San Filippo, frazione del comune di Aci Catena, a ridosso di una collina da cui si domina parte della costa ionica. L’ Abbazia fu il prezioso e misterioso scenario di Storia di una Capinera di Franco Zeffirelli e che oggi, grazie alla Manifestazione “Verga100”, diviene parte della celebrazione verista. E così il 13 agosto alle ore 21, il Monastero sarà la casa Mastro Don Gesualdo, mentre il 27 agosto quella de La Lupa. Si chiude il 28 agosto portando dentro le mure religiose Capinera. Un proposito che si realizza grazie la collaborazione instaurata con la Diocesi di Acireale e il Pontificio Consiglio della Cultura Vaticana. Evento che sarà anticipato dal dibattito presso il Maazeni Film Festival di Paternò. Le Verghiane torneranno al Castello di Donnafugata ,divenuto luogo del tradizionale appuntamento del Festival, con La Lupa (20 agosto), Don Gesualdo (21 agosto) . A settembre Siracusa con spettacoli a Ortigia e poi Messina e Palermo, Matera e Caltanisetta. Chiuderanno le iniziative su Roma, Parma e Milano che creeranno un dialogo culturale destinato a rimanere nella storia italiana, ma per il 2023 sono già in corso nuovi progetti che condurrano il mito verghiano oltre i confini nazionali.
E’ risaputo che il popolo asiatico ama l’Italia ed è profondamente affascinato dalle tradizioni e folklore nostrano, portare in scena le ricchezze regionali è certamente motivo qualificante per i territori. La produzione di una nuova cinematografia che ne valorizza gli aspetti e ne ricerca intime poetiche promuove questo intento. Un ideale che si spinge oltre i confini locali per esplorare le varie sfumature cui la cultura si manifestazione nella più ampia accezione. L’esperimento di “Leggende Rusticane” si pone verso questa direzione, unendo la narrazione orale del Cantastorie con i fatti reali della Cavalleria. Il risultato è suggestivo e potente, e arriva diretto al sentimento dello spettatore. Una realtà diversa, così lontana da apparire scoperta e curiosità. Oggi il film raggiunge l’ottavo riconoscimento, dopo India, Cina, Singapore, questa volta è il Giappone a omaggiarlo riconoscendone le qualità artistiche. Tutto ciò è significativo dimostra come l’arte diviene strumento per annullare distanze e creare occasioni dialogo.
Continuano gli eventi estivi di Verga 100, Manifestazione ufficiale dedicata alla celebrazione del famoso scrittore siciliano. Modica è stata tra le prime città che ha accolto con entusiasmo la possibilità di essere parte di una storica rete e così nasce la cooperazione con i Teatri di Pietra che porta il Verga all’interno di un importante circuito nazionale. Un progetto che continua a proporre attività sempre più interessanti e coinvolgimenti con tante istituzioni internazionali, festival e mondo accademico. La Manifestazione si è posta fin da subito la volontà di restituire quel realismo e autenticità che caratterizzare le opere verghiane, mettendo in scena trasposizioni di novelle in luoghi caratterizzati di una bellezza architettonica e storia universale. E così il Don Gesualdo viene rappresentato presso il Chiostro di Santa Maria di Gesù a Modica, e giorno 13 agosto a l’antico Monastero dell’Eremo Sant’Anna, location di Franco Zeffirelli, e che sarà il centro anche di due importanti trasposizioni La Lupa (27 agosto) e Capinera (28 agosto). Un proposito che si realizza grazie la collaborazione instaurata con la Diocesi e il Pontificio Consiglio della Cultura Vaticana. Evento che sarà anticipato dal dibattito presso il Maazeni Film Festival di Paternò. E ancora, le Verghiane torneranno al Castello di Donnafugata ,divenuto luogo del tradizionale appuntamento del Festival, con La Lupa (20 agosto), Don Gesualdo (21 agosto) e poi il Verga Book Festival (3 settembre) e il Verga film Festival (4 settembre). A settembre sarà Siracusa, il centro di tutto, con spettacoli a Ortigia e poi Messina con altri nuovi interessanti eventi in altre particolare location. A Ottobre sarà Palermo a ospitare spettacoli nel bellissimo Spasimo con nuove pièce, e poi Matera all’interno della cornice dei sassi, e poi iniziatve in puglia, mentre a novembre le rappresentazioni avranno luogo a Caltanissetta. Nel corso dello stesso mese seguiranno anche incontri con Università internazionali. Chiuderanno le iniziative su Roma, Parma e Milano che creeranno un dialogo culturale destinato a rimanere nella storia italiana, ma per il 2023 sono già in corso nuovi progetti che condurrano il mito verghiano e la cultura siciliana oltre i confini europei.