Quanto ardore, poesia e passioni si sono susseguiti a Donnafugata, nel magico viaggio che ha portato il pubblico all’incontro con i personaggi delle celebri novelle veriste. In centinaia hanno partecipato a questa nuova edizione del Festival Verghiano, prodotto dalla Dreamworld Pictures e sostenuta dal Parlamento Europeo in collaborazione con il Comune di Ragusa, che ha mantenuto fede alle aspettative, ottenendo il meritato successo. Il Cantastorie Luciano Busacca ha aperto l’evento intrattenendo i tanti turisti presenti con racconti della tradizioni popolare e brani ironici. Il Romanzo Verghiano, scritto e diretto dal regista Lorenzo Muscoso ha fatto rivivere la Sicilia di un tempo, fatta di contadini, banditi e signorotti in uno spettacolo complesso caratterizzato da 7 scene e altrettante regie, illuminato soffusamente con colori intimi e personali, e testi d’ispirazione da Shakespeare e Proust. Un evento che ha segna la storia della dimora ottocentesca, che dopo il successo del La Lupa del 2019, riporta nel posto il cuore di Giovanni Verga direttamente dalla città natia dello scrittore. Il pubblico, accolto dalla voce Narratore (Pino Migliorisi) e dal musicante (Giuseppe Zuccarello), ha incontrato il bandito Gramigna (Jacopo Cavallaro) e quello che è il suo diniego d’amore per Peppa (Greta D’Antonio), in uno impressionante ritratto di ribellione e vivacità, seguito dalla commovente disperazione di Mazzarò (Germano Martorana) de La Roba. La chiesetta immersa tra i boschi, invece, è stata il palcoscenico di Maria (Mariachiara Signorello) e Nino (Edoardo Strano) di Storia di una Capinera, in un quadro di delicata dolcezza, mentre nei giardini è stata ricostruita l’Osteria dove del lancio della sfida tra Alfio (Paolo Randello), e Tudirru (Massimo Laferla) e lo struggente addio alla madre (Raimonda Ventura). Il tempio ionico circolare ha simbolicamente rappresentato la gelosia di Jeli (Marzio Penna), in uno scritto che richiama l’Othello , mentre tra le grandi colonne della Coffee House si è mosso Mastro Don Gesualdo (Alessandro Sparacino), in una rappresentazione autentica e dolorosa. Chiude la Lupa con il tentativo della Gna Pina (Giuseppina Vivera) di conquistare il cuore di Nanni Lasca (Adriano Gurrieri). Un evento che ha entusiasmato i tanti partecipanti, che hanno elogiato gli istanti vissuti con parole di lodi e di grandiosità culturale e tanti anche gli ospiti illustri, tra questi Ex Sindaco Marco Sinatra di Vizzini sostenitore da anni del progetto, il noto fiscalista Tonino Morina e il Direttore Jean Marie Del Bo del Sole 24 Ore. Hanno chiuso i Bellamorea con i “Colori del Mediterraneo” regalando al pubblico due ore di felicità e poesia con un inedito folklore isolano.
Bellissima serata quella di ieri sera, in compagnia del Cantastorie Luciano Busacca che ha intrattenuto un pubblico giunto da tutta Sicilia. Tradizioni, costume e tanta ironia. Una performance che è stato un viaggio dentro il cuore della Sicilia con il racconto a suon di musica dei cartelloni di “Cavalleria Rusticana”, “Orlando Furioso”, “Salvatore Giuliano”. Un Artista arguto, che ha intrattenuto il pubblico con rime dedicate alle donne ma senza prendersi troppo sul serio, e che alla fine ha conquistato il cuore dei turisti, in particolare il gruppo di parlemitani che hanno ballato con lui oltre la mezzanotte. Grandi e piccoli incantati da quella sicilianità così viva e colorita, e divertiti dai molteplicità di metafore che tra le sue rime venivano fuori con assoluta semplicità. Discendente legittimo di una tradizione di Maestri che rappresentano il Patrimonio della Cultura siciliana, prossimi all tutela Unesco, e che trovano nelle pubbliche esibizioni quel calore di un tempo, che sembra non essere mai passato. Nella serata il Maestro Busacca ha ricevuto anche il celebre Premio Verga che lo immortala negli annuari di questo festival e in quella vetrina di nomi illustri, tra cui Gianni Bella. Nelle prossimo mese verrà presentato anche il documentario “Il Poeta di Campagna” scritto e diretto dal regista Lorenzo Muscoso e che ripercorre la storia del Musicante tra leggende e verità e con un pizzico di romanticismo
Manca meno di 48 ore al Festival Verghiano e al Castello di Donnafugata si registra il tutto esaurito. Un risultato importante nell’anno più difficile per la cultura, e che mostra non solo il grande interesse del pubblico per la poetica verista, ma evidenza il coraggio di un popolo che vuole riprendersi la propria quotidianità, e lo fa con il cuore e attraverso l’arte, che diviene così mezzo di condivisione sociale. La rappresentazione delle novelle all’interno del Parco della celebre Dimora ottocentesca, assume carattere storico, al di là della messa in scena de La Lupa nel 2019, non era mai accaduto un simile proposito. Il connubio tra il verismo e il barocco fissa così la sua temporalità, portando, magicamente Giovanni Verga ad attraversare quei misteriosi sentieri. Un contesto che sorprende e affascina dando la sensazione di vivere davvero in altra epoca. La ricostruzione registica di Lorenzo Muscoso è particolare e attenta, promuovere uno stato di percezione di quella Sicilia che vive nel travolgimento di segreti che si manifestano in tutto il suo ardore. Prenotazioni giunte da tutta Sicilia e da turisti che in questi giorni stanno riscoprendo la bellezza di quest’isola viaggiando in lungo e in largo. Appuntamento, quindi con il folklore isolano, venerdì 21 agosto aprirà Il Cantastorie Luciano Busacca con “Il Poeta della Campagna, sabato 22 sarà la volta del teatro itinerante “Romanzo Verghiano” dove si potrà assistere ai frammenti di “La Lupa” (Adriano Gurrieri – Giuseppina Vivera), “L’Amante di Gramigna (Jacopo Cavallaro – Greta D’Antonio), “La Roba” (Germano Martorana), “Storia di una Capinera” (Edoardo Strano – Mariachiara Signorello), “Cavalleria Rusticana (Massimo Laferla – Paolo Randello), “Jeli, il Pastore” (Marzio Penna), “Mastro Don Gesualdo” (Alessandro Sparacino), accompagnato dal Narratore (Pino Migliorisi) e da un Musicante polistrumentista (Giuseppe Zuccarello), chiuderanno i Bellamorea domenica 23 agosto con il concerto “i Colori del Mediterraneo – Bellamorea”. C’è tempo fino a domani sera per prenotare lo spettacolo su www.festivalverghiano.it
Sta impazzando sulla celebre app TikTok il brano “Tirimi a ciolla” interpretato dal nostro amatissimo cantastorie. Da tutto il mondo stanno imitando la performance usando tra gli strumenti più divertenti che hanno conquistando l’audience. Una sonorità che porta allegria e sorrisi, tra doppi sensi e musicalità. Prendersi troppo sul serio non nell’indole isolana, e la canzone nella sua semplicità, ce lo ricorda, facendo divertire grandi e piccoli. Anche questa la Sicilia e ringraziamo chi ancora oggi ce la ricorda anche in modo così colorito. Vi aspettiamo venerdi’ 21 agosto al Castello di Donnafugata
Quel pomeriggio a Casa Verga fu memorabile, al Festival Verghiano veniva attribuito il titolo di importanza europea, direttamente dall’Archeologo Sebastiano Tusa, assessore ai Beni Culturali alla Regione Sicilia. Un incontro istituzionale che sanciva il valore della Manifestazione come punto di riferimento nella rappresentanza del Patrimonio Isolano e identità folkloristica. Tante le personalità intervenute in quel caldo pomeriggio, la Soprintendente dott.ssa Rosalba Panvini, il Sindaco Salvo Pogliese, l’Assessore alla Cultura Barbara Mirabella, il Vice Presidente del Consiglio Carmelo Nicotra. Presente anche Giuseppe Catalano, Pronipote dello scrittore, i Deputati Ars Giuseppe Compagnone e Alfio Papale, Carmelo Distefano, Direttore della Biblioteca Regionale,Luisa Paladino, Direttrice del Museo Interdisciplinare del Polo Regionale, Amato Anfora e Bernardo Costantino Presidenti dei Circoli culturali vizzinesi. Il nostro ricordo va al caro Sebastiano tra i sostenitori più attivi al nostro progetto, con propositi considerevoli, da persona competente e intellettualmente elevata, ne aveva capito le potenzialità e grandezza, tanto che la scelse per rappresentare l’identità culturale siciliana al BIT di Paestum.
Ci manca quella sua voglia di rendere la Sicilia una regione tra le più attive, ci manca quella sua voglia di creare e di sviluppare relazioni internazionali, e infine, ma non per ultimo, quell’espressione di entusiasmo nella promozione di un talento, quello più particolare e creativo, e che lui amava considerare di qualità.
Grazie Sebastiano per quello che hai fatto che hai fatto per la tua terra…
In occasione di questa edizione speciale del Festival, ritorna l’itinerario naturalistico promosso in collaborazione con CAI Ragusa, il pubblico partecipante allo spettacolo di sabato 22, avrà l’occasione di poter essere parte dell’escursione nei luoghi adiacenti al Castello di Donnafugata previsti per la domenica e vivere coì una giornata immersa nella natura. Ricordiamo il sodalizio instaurato con l’Ente nel 2018 nella promozione degli “Itinerari Verghiani” che ha portato tanti utenti dalla scoperta degli ambienti delle novelle all’incanto naturalistico tra il barocco ibleo. Per informazioni http://www.cairagusa.org/
A pochi giorni dall’evento a Donnafugata ci tornano in mente quei momenti trascorsi dal Maestro Ennio Morricone. Ad accoglierci la sig.ra Maria, sempre con sorriso e garbo, nel rimembrare la sua terra. La Sicilia era da sempre nel cuore dell’Artista, dall’amore familiare a luogo dalle mille ispirazioni, non a caso la Cavalleria Rusticana era tra le sue opere più amate. Quel giorno si soffermò a guardare la nostra trasposizione del celebre duello, e il suo volto, da una prima diffidenza iniziale, cambio in una espressione compiaciuta, conclusasi con parole di apprezzamento. E cosi, quel momento al quale segui un lascito direttamente dai luoghi originari dell’Opera, lo nominò custode dell’arte che oggi rappresenta il nostro agire, disposta nelle mani di colui che continua essere l’orgoglio di ogni singolo italiano e che da forza al nostro impegno. Grazie Maestro!
Era un pomeriggio solare, un preludio d’estate quando ci trovammo a chiacchiere con quel Gigante Buono, nel ricordo dei suoi film e nell’omaggio alle tradizioni siciliane. Un momento divertente, non sarebbe potuto essere altrimenti, e che la memoria conserva cautamente. E fu in quel momento di solennità isolana, che Bud si soffermò nel guardare con entusiasmo la nostra Cavalleria Rusticana, esprimendone l’apprezzamento per la composizione emotiva e dramma, e sottolineando l’importanza dell’ironia anche in in un contesto lontano, in cui sorridere può essere essenziale. Sono passati anni da quel giorno, ma le sue parole a sostegno del nostro impegno, rendono forte il nostro credo.
Mariagrazia Cucinotta lancia il suo personale augurio al Festival Verghiano omaggiando così la cultura nell’anno più difficile. L’attrice, testimonial ufficiale della Manifestazione, celebra la volontà del Patrimonio isolano di manifestarsi nonostante le problematiche causate dal covid e attraverso quella creatività che contraddistingue da sempre queste tipo di rappresentazioni. L’evento diretto da Lorenzo Muscoso e sostenuto da Parlamento Europeo e Comune di Ragusa, è divenuto il punto di riferimento sul territorio con propositi sempre più originali, che hanno portato il Verga tra e i Sassi di Matera. Un connubio molto apprezzato dalla gente nella riscoperta dei valori di un tempo. Un messaggio di speranza per una ripresa che deve partire dal settore artistico che costituisce la vera ricchezza di una Nazione e necessaria alla formazione dell’individuo. Nella notte di San Lorenzo, dove per tradizione ci mettiamo testa all’insù, ci sentiamo travolti da una certa spiritualità che rende l’ impegno pieno di poesia verso una terra piena di sole che investe il cuore di tutti.
Appuntamento dal 21 al 23 agosto al Castello di Donnafugata con il Cantastorie, Romanzo Verghiano e I Colori del Mediterraneo (Bellamorea). Posti limitati e prenotazioni online su www.festivalverghiano.it
Studenti conquistati dal Romanzo Verghiano perché l’opera conquista, e lo fa nei modi più tradizionali e sentiti, quelli che arrivano direttamente al cuore, che emozionano e commuovano nella loro autenticità. Oltre 1500 studiosi da tutta Sicilia che si sono immersi in una sola e magica storia che piace per la sua originalità e messa in scena e che riporta a rivivere quelle sensazioni che caratterizzano da sempre il popolo isolano. Entusiasti di questa storica trasposizione al Castello di Donnafugata torneranno ad assistere al nuovo racconto in una indimenticabile e folkloristica notte.
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